Negli anni Sessanta mentre erano in corso gli scavi per la costruzione del Santuario della Madonna delle lacrime, sono stati ritrovati dei resti archeologici risalenti ad un periodo che va dal VII sec. a. C. fino all’epoca bizantina (VI sec. d.C.), su Piazza della Vittoria – il Santuario di Demetra e Kore.
Furono anche individuate tracce della strada pavimentata di cui Cicerone parla nelle “Verrine” che collegava il cuore della città con la necropoli del Fusco. A sud di questa “strada pavimentata”, le fonti indicano la presenza di un santuario. Ed in effetti sul luogo sono state rinvenute le fondazioni di un tempio e di un altare, dedicati a Demetra e Kore, da cui è emersa una grande quantità di monete, statue, quadretti, vasetti, con i simboli tipici del culto Demetra-Kore.
Nonostante lo stato di abbandono in cui viene lasciata dalle Autorità preposte alla sua tutela e conservazione, l’area riveste un’importanza eccezionale e meriterebbe ben altra esposizione sia nei confronti della cittadinanza che dei turisti che solitamente ne ignorano l’esistenza.
Situata ad ovest della cinta muraria che proteggeva il quartiere di Akradina, era prossima ad un corso d’acqua oggi scomparso, l’antico torrente San Giorgio, il cui corso inferiore prima di sfociare nel Porto Piccolo, segnava il limite orientale della zona abitata. La zona completamente rocciosa e accidentata fu interessata da un’estesa necropoli già dall’età arcaica e fino al V secolo a. C. e alcune tombe a fossa sono visibili nell’area dell’attiguo Santuario della Madonna delle lacrime.
Fu proprio nel V secolo che venne edificato il Tempio dedicato alle divinità ctonie di Demetra e Kore, come confermato dai resti delle fondazioni, da uno scasso nella roccia che definisce la posizione dell’altare, nonché dalle numerosissime statuette votive in terracotta raffiguranti Demetra, con i suoi attributi usuali, la fiaccola e il porcellino, che ivi sono stati rinvenuti.
Elemento di grande interesse è inoltre rappresentato dalla presenza di una fontana a bacino rettangolare, probabilmente del III secolo, nonché dai basolati sovrapposti di una strada risalenti ai secoli che vanno dal I a.C al III d.C.
L’AREA ARCHEOLOGICA DEL SANTUARIO DI DEMETRA E KORE NON E’ VISITABILE MA LA SI PUO’ AMMIRARE DALL’ESTERNO